Le aziende stanno cominciando a modificare la propria strategia di business passando da un focus sui ruoli ad un focus sulle competenze al fine di costruire una learning organization. Con questo termine ci si riferisce ad una realtà che investe nell'apprendimento continuo, sia esso formale o informale.
Al giorno d'oggi la varietà delle skill richieste non è mai stata così ampia ed è altrettanto elevata la velocità con cui cambiano. Alle persone viene chiesto non solo di possedere un ampio spettro di conoscenze e competenze, ma anche una buona adattabilità e attitudine all'apprendimento di nuove skill.
Se in passato in periodi di crisi la prima voce di spesa che veniva tagliata era l'apprendimento, in questo periodo storico c'è maggiore consapevolezza sul valore della formazione in quanto strettamente connessa al business.
Un'azienda basata sulla learning organization attira nuovi talenti: i piani formativi, infatti, sono diventanti una significativa leva contrattuale al pari dell'elemento retributivo in quanto presuppongono un investimento sulla crescita e sul futuro del lavoratore.
Apprendimento informale: modello formativo 70:20:10
Nel contesto dell'apprendimento informale si inserisce il fenomeno del social learning, ossia la formazione che avviene attraverso i colleghi. Il social learning rappresenta il ‘20’ del modello formativo 70:20:10 secondo cui il 70% della formazione avviene attraverso le esperienze sul lavoro, il 20% attraverso le interazioni con i colleghi, e solo il 10% attraverso un approccio formale in aula.
L'e-learning ha dato una nuova spinta a questo modello in quanto ha facilitato la comunicazione tra esperti e nuove risorse favorendo una formazione collaborativa. Flessibilità oraria, risparmio economico, fruizione del materiale in diversi formati: sono solo alcuni dei vantaggi della formazione online.
Apprendimento formale: su cosa occorre formarsi?
Secondo un osservatorio condotto dal Sole24Ore, le imprese e le persone nel 2021, oltre alle skill tecniche, si sono concentrare su skill legate allo sviluppo personale: capacità manageriali e sviluppo di competenze per l'innovazione e la gestione del cambiamento. Per quanto riguarda le competenze cognitive hanno puntato sullo sviluppo: del pensiero critico, del project management e problem solving in modo da poter affrontare le sfide dettate dalle nuove esigenze del mercato.
Nonostante la distanza a cui ci ha costretto la pandemia e l'evoluzione del conteso ibrido con l'introduzione dello smart working, le competenze relazionali sono più che mai richieste per la tenuta delle relazioni e per costruire autoconsapevolezza e self confident. Concentrandosi sul loro sviluppo si potranno utilizzare le nuove esperienze come fonte stessa di apprendimento, sviluppando la propria gestione delle priorità e mantenendo un buon benessere psicologico.
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Nella prossima news parleremo di Anpal Fondo Nuove Competenze 2022: cos'è e come accedervi e del fondo interprofessionale Fonarcom.