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Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato

Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato

Come dicevamo, in Italia si sta verificando un Boom di dimissioni volontarie:  per contrastare questa tendenza è necessario offrire un ambiente di lavoro sereno. BeSafe è in grado di accompagnare l'azienda in questo processo offrendo una valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato.

Scopriamo insieme perché è importante sottoporre i propri dipendenti a questa valutazione, quali sono le fasi del processo e come è possibile prevenire il rischio da stress lavoro correlato. 

 

Perché fare la Valutazione Stress Lavoro Correlato?

 

La valutazione del rischio SLC è parte integrante della valutazione dei rischi ed è effettuata dal DL (obbligo non delegabile ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. a), in collaborazione con il RSPP ed il MC, previa consultazione del RLS/RLST.

 
Come procedere?

 

Per poter valutare al meglio e nel modo più oggettivo e standardizzato possibile, l’Inail ha fornito una linea guida che spiega passo a passo come svolgere questo tipo di analisi, così da far emergere eventuali problematiche aziendali relativamente allo stress lavoro correlato e poter intervenire.

La valutazione va fatta prendendo in esame non i singoli ma gruppi omogenei di lavoratori esposti a rischi dello stesso tipo, secondo una individuazione che ogni datore di lavoro può autonomamente effettuare in ragione della effettiva organizzazione aziendale.

 
Quali sono le fasi di valutazione?

 

Una volta individuati i gruppi omogenei, i quali possono esser ricavati tramite una semplice distinzione per mansione, per prima cosa, come si può vedere dallo schema riportato sopra, si procede con la valutazione preliminare.

Consiste nella rilevazione di ‘indicatori di rischio SLC oggettivi e verificabili :

  1.  eventi sentinella;
  2. fattori di Contenuto del lavoro;
  3. fattori di Contesto del lavoro.

BeSafe in questa prima fase sostiene i DL con l’utilizzo di checklist apposite e  permette di ricavare in modo veloce tutti questi dati.

In relazione alla valutazione dei fattori di Contesto e di Contenuto occorre sentire i lavoratori e/o il RLS/RLST. nelle aziende di maggiori dimensioni è possibile sentire un campione rappresentativo di lavoratori; la modalità attraverso cui sentire i lavoratori è rimessa al DL ‘anche in relazione alla metodologia di valutazione adottata’. È proprio il coinvolgimento dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti che caratterizza e rende peculiare la valutazione del rischio SLC rispetto a quella degli altri rischi che, al momento, si limita a prevedere solo una consultazione preventiva degli RLS.

Se la valutazione preliminare non rileva elementi di rischio SLC e, quindi, si conclude con un ‘esito negativo’, tale risultato è riportato nel DVR con la previsione, comunque, di un piano di monitoraggio.

Nel caso in cui la valutazione preliminare abbia un esito positivo, cioè emergano elementi di rischio tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, si procede alla pianificazione ed alla adozione degli opportuni interventi; se questi ultimi si rivelano inefficaci, si passa alla valutazione successiva, cosiddetta valutazione approfondita.

La valutazione approfondita è finalizzata alla rilevazione delle percezioni dei lavoratori riguardo agli aspetti di Contenuto e di Contesto del lavoro e deve essere condotta tenendo conto di alcuni principi base a garanzia della corretta esecuzione, e quindi della sua efficacia, di seguito riportati:

  •  va obbligatoriamente intrapresa qualora l’esito della valutazione preliminare abbia rilevato la presenza, in uno o più gruppi omogenei, di una condizione di rischio SLC e gli interventi correttivi attuati non abbiano sortito l’effetto di abbattimento del rischio;
  • andrà effettuata per Gruppi omogenei di lavoratori, così come già individuati per la fase di valutazione preliminare;
  • gli strumenti da adottare nella valutazione approfondita possono essere diversi: questionari, focus group, interviste semi-strutturate;
  • deve essere garantita, oltre alla scelta di strumenti validati, la centralità delle figure aziendali della prevenzione, anche nel caso in cui il DL si avvalga di figure professionali esterne con competenze specifiche;
  • una volta conclusa la fase di valutazione approfondita è essenziale prevedere una restituzione dei risultati ai lavoratori al fine di informarli sulla situazione emersa.

 
Come prevenire lo stress lavoro correlato?

 

Prevenzione aziendale

  • interventi di comunicazione e gestione per migliorare l’organizzazione e l’ambiente di lavoro;
  • percorsi di informazione e formazione sulla gestione delle percezioni personali e delle reazioni ai fattori di stress e di adattamento al cambiamento.

Prevenzione personale

  • gestione dello stile di vita e dell’equilibrio fra lavoro e svago;
  • possibilità di sfogo sul piano emotivo.


Contatta BeSafe 

 

BeSafe è in grado di accompagnare l’azienda nel processo di valutazione dello stress lavoro correlato sin dall’inizio e, qualora il Datore di Lavoro lo ritenga necessario, può sostenerlo nel promuovere attività di sensibilizzazione e coinvolgimento dei lavoratori attraverso la programmazione di iniziative, in accordo con il Datore di Lavoro, per aumentare il benessere collettivo, la produttività aziendale e rafforzare la cultura organizzativa.

 

 


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