Il 13 agosto 2021 è stata pubblicata la legge n.116 del 4 agosto 2021, riguardante l'obbligo dell'installazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici nelle sedi delle PA con servizi aperti al pubblico e negli aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, oltre che a bordo dei diversi mezzi di trasporto con percorrenza continuata di almeno due ore, senza fermate intermedie.
Questo provvedimento è diretto a favorire ed a disciplinare la dotazione e l'utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, anche da parte di soggetti non specificamente formati, regolando il collegamento e l'interazione con la rete dell'emergenza territoriale 118, e promuovendo campagne di informazione e sensibilizzazione, nonché l'introduzione di specifici insegnamenti, anche negli istituti di istruzione primaria e secondaria.
Dove è obbligatorio avere il defibrillatore
È obbligatorio avere il defibrillatore:
- Presso le sedi delle pubbliche amministrazioni in cui siano impiegati almeno 15 dipendenti e che abbia servizi aperti al pubblico;
- Negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei porti, a bordo dei mezzi di trasporto aerei, ferroviari e marittimi e della navigazione interna, che effettuano tratte con una percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, di una durata di almeno due ore;
- Presso le società sportive dilettantistiche e professionistiche;
L’acquisto del defibrillatore e la formazione del personale attraverso un corso BLS-D per l’utilizzo del defibrillatore gode di importanti vantaggi fiscali.
Acquistare un Defibrillatore permetterà all’azienda di ottenere 40 punti sul minimo di 100 richiesti per ottenere l’agevolazione.
Tra gli interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro ritenuti idonei per ottenere lo sconto per prevenzione dell’Inail tramite il modello OT23, è prevista l’adozione, da parte delle aziende, dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), e l’organizzazione di corsi BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation) per insegnare ai dipendenti le manovre da compiere in caso di arresto cardiaco.
Conseguenze per chi non rispetta le disposizioni
Se una persona dovesse morire di attacco cardiaco e si riscontrasse l’assenza di un defibrillatore in azienda, il responsabile rischierebbe una condanna civile e penale.
L’azienda dovrà, inoltre, occuparsi della formazione del personale per l’utilizzo del defibrillatore attraverso i corsi BLS-D ed identificare, un referente che si accerti, a intervalli regolari, dello stato del defibrillatore.
La mancata formazione del personale può comportare l’arresto dai 3 ai 6 mesi o ammenda da 2.740 euro a 7.014 euro o, ancora, una sanzione pecuniaria di una somma da un minimo di 2.500 euro ad un massimo di 5.000 euro.
Cosa può fare BeSafe
BeSafe è in grado di fornire ai propri clienti il supporto e le competenze necessari per la formazione BLS-D con addestramento all’uso del defibrillatore su adulti, e PBLS-D con addestramento all’uso del defibrillatore sui bambini.
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