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Voucher Piemonte per Certificazioni PMI: Ottieni fino al 69% a Fondo Perduto per la Tua Competitività

Come piccola e media impresa, conosci bene la sfida quotidiana: rimanere competitivi, innovare e operare in modo sostenibile.

Proprio per questo, la Regione Piemonte ha lanciato un segnale forte con il bando "Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità". Con una dotazione di 8,4 milioni di Euro, questa misura è un'occasione imperdibile. Che tu voglia ottenere la tua prima certificazione per aggredire nuovi mercati o consolidare il tuo impegno per la sostenibilità, questo bando nasconde delle opportunità che non puoi ignorare.

Ma cosa lo rende così interessante? Andando oltre i titoli, abbiamo analizzato il documento ufficiale per spiegare i 5 aspetti più importanti che ogni imprenditore piemontese dovrebbe conoscere.

Le 5 Cose da Sapere sul Voucher Certificazioni PMI del Piemonte

1. È un contributo a fondo perduto

Questo significa che una parte importante delle tue spese viene rimborsata, senza alcun obbligo di restituzione. L'aiuto è pensato per essere più incisivo per le realtà più piccole:

  • Micro impresa: 65% delle spese coperte.

  • Piccola impresa: 60% delle spese coperte.

  • Media impresa: 50% delle spese coperte.

2. La Tua Azienda è "Virtuosa"? Hai Diritto a un Bonus

Il bando non si limita a finanziare, ma premia le buone pratiche. Attraverso un sistema di "premialità", puoi aumentare la percentuale del contributo se la tua azienda possiede già determinate caratteristiche.

Le condizioni che sbloccano il bonus sono:

  • Possesso del rating di legalità.

  • Status di Startup innovativa o di PMI innovativa.

  • Status di Impresa Benefit.

Se possiedi uno di questi requisiti, l'incremento è del +2%. Se ne possiedi due o tutti e tre, sale al +4%. È un riconoscimento concreto per le aziende che già investono in legalità, innovazione e impatto sociale.

3. Sorpresa: le Spese Sono Retroattive (ma con una Regola d'Oro)

Questo è uno degli aspetti più interessanti. Il bando stabilisce che sono ammissibili le spese sostenute successivamente al 7 ottobre 2022. È un'occasione d'oro se hai già avviato un percorso di certificazione.

La regola d'oro da non dimenticare: sebbene le spese possano essere passate, la certificazione finale deve essere ottenuta dopo aver presentato la domanda di contributo. Il bando è pensato per supportare i percorsi in corso, non per rimborsare quelli già conclusi.

4. Non Si Finanzia solo il Certificato, ma l'Intero Percorso

Molti bandi coprono unicamente il costo dell'ente certificatore. Questo, invece, supporta l'intero processo. Le spese ammissibili includono:

  • Servizi di consulenza, incluse le spese per l'organismo di certificazione.

  • Servizi di formazione per adeguare le competenze del team.

  • Beni strumentali (materiali e immateriali), a patto che siano strettamente necessari per ottenere la certificazione.

Attenzione alle esclusioni: il bando non copre i costi per il personale interno, le spese generali (es. bollette) e l'acquisto di hardware comune come PC, tablet e server. Una corretta pianificazione delle spese è fondamentale.

5. Il DNSH è Vantaggio Competitivo

Tutti i progetti devono rispettare il principio di "non arrecare un danno significativo all’ambiente” (DNSH). Il bando, però, trasforma questo obbligo in un'opportunità.

Per le imprese che già possiedono (o che puntano a ottenere con il voucher) certificazioni come EMAS o ISO 14001, la conformità al DNSH è quasi automatica: è sufficiente attestare il possesso della certificazione in fase di domanda. Questo si traduce in un percorso burocratico molto più snello. A ulteriore conferma di questo focus, i 400mila Euro di risorse aggiuntive delle Camere di commercio finanzieranno esclusivamente i voucher legati a certificazioni ambientali o ESG.

Agire Ora è Decisivo, ma Come Scegliere la Certificazione Giusta?

Il bando "Voucher certificazioni PMI" è uno strumento potente, ma i fondi a sportello sono limitati e si esauriranno in fretta. La vera sfida, quindi, non è tanto la burocrazia, quanto la decisione strategica iniziale: con così tante opzioni disponibili, quale certificazione porterà il massimo valore al tuo specifico business?

La vasta scelta può generare un blocco decisionale. Puntare sulla ISO 9001 per ottimizzare i processi? Sulla ISO 14001 per rispondere alle richieste di un mercato sempre più green? O forse sulla UNI/PdR 125:2022 per la Parità di Genere, per valorizzare il team e accedere a ulteriori vantaggi? L'indecisione rischia di portare all'immobilismo, facendoti perdere l'intera opportunità.

È proprio in questa fase preliminare che il nostro ruolo di partner fa la differenza. Prima ancora di compilare un singolo modulo, ti affianchiamo per:

  • Analizzare i tuoi obiettivi di business e il tuo posizionamento di mercato.

  • Identificare la certificazione con il più alto ritorno sull'investimento per la tua azienda.

  • Costruire un percorso chiaro e mirato per sfruttare al massimo il voucher.

Contattaci oggi per un'analisi. Identifichiamo insieme la certificazione giusta per te e cominciamo il percorso per accedere ai voucher per diventare più sostenibile e competitivo.

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