Il PROTOCOLLO DI LOGISTICA SOSTENIBILE contiene requisiti che sono applicabili alle organizzazioni che vogliono dimostrare e oggettivare impegno costante nella gestione della sostenibilità dei processi di logistici e supply chain con elevato standard di qualità.
Con logistica sostenibile si intende l’insieme di processi che:
- ottimizzano l’energia necessaria e minimizzano gli impatti ambientali per approvvigionare, distribuire, usare e smaltire materie prime, semilavorati e prodotti finiti
- migliorano l’impatto sulla qualità delle persone e delle nuove generazioni sostenendo nel contempo competitività delle imprese.
A chi è rivolto?
L'iniziativa è rivolta a tutte le organizzazioni della filiera, tra cui operatori di logistica, aziende di produzione, GDO e piattaforme di e-commerce ed ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza nelle aziende e nel consumatore finale, affinché possano riconoscere e valorizzare la differenza di un prodotto o servizio.
Come si ottiene?
In base al Protocollo SOS-LOGistica, le Organizzazioni possono valutare e misurare il proprio grado di maturità in modo oggettivo richiedendo l’intervento di un organismo indipendente di verifica appositamente qualificato. Una volta effettuato l’audit e ottenuto il rating di maturità, le aziende possono accedere all’apposito Registro pubblico, di competenza di SOS-LOGistica. L’iscrizione al registro autorizza le organizzazioni all’utilizzo del marchio “Sustainable Logistics”. In funzione del rating ottenuto, sono disponibili 4 declinazioni del marchio “Sustainable Logistics:
Il processo di valutazione
Il protocollo è un processo di valutazione in due fasi che deve essere validato ogni anno.
La prima fase verifica se l’organizzazione ha espresso una “strategia di sostenibilità” in relazione a queste tre variabili:
– stakeholder: ha definito una strategia di sostenibilità con i propri stakeholder?
– materialità: su quale priorità di sostenibilità ha investito?
– governance: ha implementato una organizzazione interna dedicata alla sostenibilità?
Se l’azienda ha raggiunto la soglia di maturità strategica che viene ritenuta “sufficiente” può passare alla seconda fase durante la quale si esaminano 20 sfide logistiche che coprono tre tematiche: ambientale, sociale, economica.
La mappa delle sfide si traduce in oltre cento domande che analizzano le buone pratiche, i piani decisionali e anche le mancanze di scelte aziendali; è come analizzare i “pieni” ed i “vuoti” di un piano completo di sostenibilità logistica.
I vantaggi per un’azienda con marchio di logistica sostenibile
Ormai vi è sempre più consapevolezza nel consumatore finale, data dalla possibilità di ampliare con diversi mezzi la propria cultura sui prodotti e sul processo che gli stessi seguono.
In un’azienda con MARCHIO DI LOGISTICA SOTENIBILE, il consumatore potrà riconoscere e valorizzare la differenza di un prodotto o servizio, non solo in base alla provenienza o alla modalità di produzione, ma anche considerando il processo logistico che ne ha determinato il ciclo di vita; dall’approvvigionamento al suo auspicabile riciclo o riuso finale.
Consapevoli di questo aspetto, anche le aziende produttrici che si servono delle ditte di logistica, saranno più attratte da quelle realtà che assicurano di svolgere il proprio operato in modo sostenibile e che quindi possono attribuire maggior valore al loro prodotto.