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 Decreto Cura Italia: bonus sanificazione sotto forma di credito d'imposta

Decreto Cura Italia: bonus sanificazione sotto forma di credito d'imposta

La salute e la sicurezza dei lavoratori sono la nostra priorità, soprattutto in un periodo difficile come questo. La sanificazione degli spazi condivisi dai lavoratori è un imperativo per le aziende che sono ancora operative in sede. Dopo la quarantena, diventerà importante anche per le imprese che ora stanno lavorando in smart working. Abbiamo pensato di raccogliere e mettere a disposizione degli imprenditori tutte le informazioni utili per procedere alla sanificazione di uffici, fabbriche e altri spazi di lavoro. 

 

Bonus per la sanificazione: cosa prevede il Decreto Cura Italia

 

Il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 pubblicato sulla G.U. del 17 marzo 2020 prevede un bonus sotto forma di credito di imposta, pari al 50% delle spese di sanificazione. Questa disposizione mira a garantire che gli ambienti e gli strumenti di lavoro siano sanificati per contenere il contagio da Covid-19. Come si comprende dall'art. 64 del decreto, questo beneficio è rivolto ai soggetti che esercitano attività d’impresa, arte o professione, quindi a tutti quei datori di lavoro che sono tenuti a garantire la salubrità dei locali e degli strumenti di lavoro e a cui, ora, il Governo richiede ulteriori misure di prevenzione.

Il credito è riconosciuto per il periodo d’imposta 2020 per una somma non superiore a 20.000 euro e fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro stanziati per l’anno in corso. 

 

Beneficia del credito: scegli i professionisti giusti

 

Per una sanificazione completa dei tuoi ambienti di lavoro, ti consigliamo di rivolgerti a dei professionisti, soprattutto se persone positive al virus sono entrate in contatto con i tuoi spazi. Noi collaboriamo con aziende che si occupano di sanificazione degli ambienti di lavoro. Se desideri beneficiare del credito di imposta e affidare a terzi questa delicata procedura, scrivici: saremo felici di metterti in contatto con i professionisti più adatti alle tue esigenze.

Non abbiamo nessun ritorno economico. Vogliamo solo continuare a perseguire il nostro obiettivo: tutelare la tua salute e quella dei tuoi dipendenti.

 

Circolare Ministeriale: pulizia di ambienti non sanitari

 

In un contesto così delicato, anche le più semplici misure igieniche vanno rispettate scrupolosamente. Se hai ancora dei dubbi su come procedere per la gestione delle pulizie più superficiali degli ambienti di lavoro non sanitari, leggi questo breve vademecum, ripreso dalla CIRCOLARE MINISTERIALE N. 5443 del 22/02/2020.

 

In stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati verranno applicate le misure di pulizia di seguito riportate. A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda:

  • l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia.
  • Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.

Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.

Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI:

  • filtrante respiratorio FFP2 o FFP3,
  • protezione facciale,
  • guanti monouso,
  • camice monouso impermeabile a maniche lunghe.

È necessario inoltre seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione).

Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.

La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio.


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